Trama

Faccio a pezzi il teatro è una commedia del 2001 diretta da Vincenzo Salemme, con Maurizio Casagrande e Carlo Buccirosso, ed è un insieme di tre brevi sceneggiate tratte da alcune commedie di Salemme: Di Mamma ce n’è una sola, L’ amico del cuore e …e fuori nevica.
Trama “Di mamma ce n’è una sola” – Chiara, un’ anziana donna, riceve da suo figlio Franco una lettera in cui, in seguito alla morte della sua cagna Ofelia, riflette sull’ imminente morte della madre e delle zie, poiché superano i 70 anni di età, dice di clonare i parenti per “beffare” la morte. Da questo Chiara ne deduce che suo figlio “sta male con i nervi”. Così insieme a sua sorella Celeste chiama il dottor Perrella, al quale spiega la situazione, tra battute, doppi sensi ed equivoci divertenti. Improvvisamente bussa alla porta il fratello del marito di Chiara, Carmelo, che parla il dialetto incomprensibile del proprio paesino. Quindi Carmelo cerca di spiegare a Chiara delle proprietà rubate alla famiglia, ma a causa del suo linguaggio non viene capito né da Chiara né dal dottore, creando delle incomprensioni esilaranti.
Trama “L’amico del cuore” – Roberto, a causa di una rara malattia al cuore, deve partire per gli Stati Uniti per operarsi, ma l’ operazione e molto rischiosa e non è certa la sopravvivenza del paziente. Così Roberto va dal suo amico di infanzia, Padre Leonardo, per confassargli il suo ultimo desiderio: andare a letto con Frida, la moglie di Michelino, vecchio amico di Roberto e Leonardo. Così dopo essersi consultato con Leonardo, Roberto va da Michelino e gli confessa il desiderio.
Trama “E fuori nevica” – Dopo aver scoperto che Cico ha fatto morire la madre, Enzo e Stefano, i fratelli di Cico, chiamano il notaio per chiedergli se possono mandare Cico in una clinica, essendo lui malato mentale, senza rinunciare al testamento. Il notaio cerca di spiegare ai due fratelli che mandare Cico in clinica non influisce sull’eredità, ma i due, essendo persone piuttosto ignoranti, non capiscono il parlare forbito del notaio.